Di Barbara Sabatini (autoprodotto, Cagliari 2014)

Una piccola digressione dal contesto fotografico per dare spazio a un lavoro pittorico che nella sua semplicità io trovo ricco di eleganza, pungente, denunciante, coraggioso.

Una donna, come tante, che sceglie di portare avanti la propria maternità nella consapevolezza di una solitudine genitoriale, sentimentale e sociale. Una donna, come poche, che per far uscire quella solitudine da sé decide di urlarla al mondo intero attraverso un atto creativo coraggioso, potente e silenzioso, ma che trafigge l’anima.

Barbara racconta così un pezzo del suo essere divenuta madre, con un grido fatto di blu cobalto come il mare (sardo), del bianco come gabbiani dalle lunghe ali, di nero pece come i suoi lunghi capelli. La sua tavola pittorica diventa un fumetto di poche parole, ma di grande intensità espressiva. Sul retro aggiunge una sua breve riflessione sulla condizione delle “ragazze madri”, sulle difficili condizioni di precariato, su una società che pone i suoi cittadini ai limiti della sopravvivenza. Il filo conduttore è la sua disillusione verso l’evento maternità che non è solo gioia e amore, ma anche profondo sacrificio di sé e di ciò che si era prima dell’arrivo di una figlia; tutto racchiuso in questo prezioso lavoro, che forse non racconta la storia di tutte le mamme, ma racconta sicuramente la storia di Barbara, che tra le sue mille difficoltà ha trovato una chiave per leggere con passione la sua storia del divenire madre.

“Intanto io lavoro, faccio la mamma, mi occupo della casa, non arrivo a fine mese, vado a letto sfinita, lo spazio per me è sparito e le risorse non ci sono. Assomiglia più alla vita di una schiava che di una donna libera.” Madre Sola, Barbara Sabatini (2014)

Le tavole originali del progetto pittorico sono esposte presso il circolo culturale Shankara a Cagliari, in Via Napoli 62, dove si trovano ancora alcune copie in vendita (4 €). Anche Il Club dei Genitori ha una copia visionabile all’interno del prestito gratuito per i tesserati.

Contatti di Barbara: [email protected]

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Gisella Congia è nata a Cagliari il 02/03/1976 psicologa, educatrice perinatale, operatrice nell’ambito della fotografia psico_sociale e madre da 8 anni di Adalia, una delle sue modelle preferite. Autrice e co-autrice di diversi progetti d’arte video-fotografici sul tema della maternità (“Ritratti di pancia”, “Chiaroscuri nella Maternità”, “La mamma è il posto fisso”, “Me, The Imperfect Mother”). Ha realizzato inoltre diversi progetti fotografici a carattere sociale e documentaristico. Dal 2012 opera per conto dell’associazione L’Eptacordio nella conduzione e promozione di cicli di incontri dedicati ai vissuti legati all’acquisizione del ruolo materno.
Co-fondatrice de Il Club dei Genitori, segue le rubriche Club della lettura, Racconti Fotografici e le interviste di Nel nome del Babbo.