Oggi ho sentito l’irrefrenabile pulsione di convertire il mondo dei futuri e neo genitori ai pannolini lavabili e mi premerebbe assai poter convincere quanti più possibile che Pannolini lavabili si può fare, Pannolini lavabili è facile e divertente, Pannolini lavabili costa meno, a noi, ai nostri figli, al pianeta, in termini economici, di salute, di inquinamento.

Ma poiché il web straborda di informazioni circa gli enormi benefici dell’uso dei lavabili ho deciso di limitarmi a redigere una guida PRATICA, dedicata a chi già sta pensando di usarli ma non sa bene come fare, o da cosa iniziare.

Per raggiungere il mio scopo, cioè traghettare gli indecisi sulla mia sponda, ho preso in esame le domande più frequenti che mi vengono rivolte durante gli incontri  con i genitori (collaborando con l’Associazione Pannolini Lavabili Sardegna), e ho stilato una breve guida, un promemoria, qualcosa di estremamente pratico che sia di riferimento e agile da consultare, considerando la cronica mancanza di tempo nella quale viviamo tutti, lasciamo stare chi ha un bimbo piccolo.

COSA SERVE? COSA SERVE SAPERE?

Prima parte

1. Quando iniziare?
2. Quanti pannolini comprare?
3. Quali pannolini comprare? Modelli e materiali?
5. Ipotesi di kit

Seconda Parte

5. Dove comprarli e quanto costano
6. Dove metterli?
7. Come lavarli?
8. Che prodotti usare e cosa evitare
9. Tempistiche
10. Iscriversi ai gruppi Facebook sui pannolini lavabili

1. Quando iniziare?

Semplice, quando siete pronti! L’indicazione di massima è quando ci si è sistemati bene e a proprio agio con tutte le cose che riguardano sé e il bambino. Cioè mai? No dai almeno in linea di massima: avviato l’allattamento, rimessi in sesto fisicamente se necessario, oppure si aspetta giusto la caduta del cordone. E’ soggettivo e l’importante è viverlo senza ansia, senza sentirlo come un peso ulteriore.
Se si vuole iniziare subito serviranno pannolini di taglia cosiddetta newborn (neonato), per poi passare ai taglia unica verso i 4,5kg; oppure si aspetta che il bimbo arrivi a quel peso, di solito un mese, un mese e mezzo, per iniziare direttamente con i taglia unica. Se invece si è deciso di iniziare subito si può anche seguire l’approccio per taglie: si inizia dalla taglia S che di solito copre il range 3-9kg e poi si cambia taglia. Ma non si spende di più? No, i pannolini si conservano per altri futuri culetti o si rivendono (tema che verrà trattato più avanti).

2. Quanti pannolini comprare?
Il numero di pannolini lavabili da acquistare è determinato fondamentalmente da ogni quanto volete lavarli.
E’ opportuno cambiare il bambino ogni tre ore durante il giorno, mentre per la notte si adottano soluzioni tali che il bambino non vada cambiato, quindi faccia tutta la notte con un pannolino solo, per non turbare il suo sacro sonno, nonché il nostro.
In pratica si fa il conto di 8 cambi al giorno per un lattante, e 6-7 dopo lo svezzamento, per cui servono all’incirca 24 cambi se si vuole lavare il terzo giorno, e 32 se si decide che è meglio lavare il quarto giorno. Detto concretamente: il primo giorno ne usi otto, il secondo altri otto, il terzo lavi e usi gli ultimi otto mentre i primi sedici che hai lavato asciugano. Non è consigliato lavare oltre il quarto giorno.
Il numero di pannolini da possedere sarà relativo anche al sistema di asciugatura (naturale o asciugatrice), al tipo di riscaldamento presente in casa, possibilità di stendere al sole, insomma più tempo ci impiegano ad asciugare più naturalmente ne dovrete avere.


3. Quali pannolini comprare? Modelli e materiali? 

In linea generale il pannolino, per il lavoro che deve fare, deve possedere una parte assorbente e una parte impermeabile; queste due parti possono essere inscindibili, staccabili, infilabili una nell’altra o essere indipendenti.
Quello che principalmente differenzia i moderni pannolini lavabili dalle soluzioni che si usavano un tempo, anch’esse indiscutibilmente lavabili, è il PUL, sigla che sta per poliuretano laminato, che è il materiale di cui sono fatti i gusci: un tessuto tecnico impermeabile ma traspirante, fattore chiave per la salute del culetto.
Esistono fior fior di siti che vi spiegano dettagliatamente tutti i modelli e i materiali, e i pro e i contro di ognuno, quindi io vorrei dare qualche indicazione pratica.
I bimbi sono tutti diversi, ogni culetto ha la sua conformazione e le sue preferenze, così come le sue bestie nere, per cui invito a non comprare pannolini tutti uguali, perché se per sfortuna beccate proprio il modello che non gli va bene avete perso tempo e denaro (posto che si possono rivendere). Ad esempio ci sono bambini che si arrossano a contatto con i tessuti naturali, perché rimangono umidi, altri che non tollerano i tessuti sintetici. Testate un modello prima di comprarne dieci o venti uguali. Un ottimo approccio è quello di comprare usato, ma ne parliamo più avanti.
Consiglio di prenderli sia con chiusura in velcro che coi bottoncini, perché non sapete ancora quanto saranno abili i vostri figli a sganciare il velcro così come non sapete se le maestre del nido preferiranno magari il velcro per la praticità.


Gli inserti in microfibra sono più ingombranti e assorbono meno di quelli in tessuti naturali, ma asciugano prima. La microfibra non può MAI andare a contatto con la pelle, il micropile invece è perfetto a contatto con la pelle perché drena il liquido restando asciutto ed evita arrossamenti. Altri tessuti sintetici, che a differenza della microfibra possono andare a contatto della pelle, sono il minkee (pelosetto) e il coolmax (liscio). Non confondete il pile con il micropile: il primo è impermeabile, il secondo lascia passare i liquidi. Il bambù assorbe quattro volte tanto il cotone, impiega molto ad asciugare e se a contatto con la pelle potrebbe (condizionale d’obbligo) provocare arrossamenti perché lascia la pelle umida. Inoltre i tessuti sintetici assorbono più velocemente dei naturali, quindi in caso di flussi abbondanti (bimbi che fanno molta pipì tutta insieme) conviene usare un inserto di fibra sintetica sopra e uno di fibra naturale sotto.
Ormai le case produttrici hanno elaborato prodotti davvero all’avanguardia e spesso gli inserti hanno due lati, uno in pile/coolmax/minkee l’altro in cotone/bambù/canapa, in modo da riunire i benefici dei diversi materiali.
Per tenere il culetto più asciutto possibile si possono frapporre dei velini di micropile o di coolmax, di solito rettangolari, tra il pannolino e la pelle.
Inoltre tenete presente che i bambini crescendo cambiano, cambia la loro diciamo così produzione, così come cambia stagionalmente (in inverno fanno più pipì che in estate) e voi dovrete di volta in volta cambiare assetto: neonato = feci liquide, meglio usare pannolini poco sgambati e con cosiddetta doppia barriera, estate/inverno = togliere/aggiungere inserti a seconda del flusso di pipì.
Il neonato si sa va cambiato spesso e per non spendere un patrimonio consiglio di usare i muslin o i prefold, più cover. Poi crescendo a volte succede che si trasformino in idranti, ma niente paura basta aggiungere un inserto in bambù o in canapa, e sostituire gli inserti in microfibra con materiali più assorbenti.
Una descrizione di modelli e materiali la trovate nei seguenti siti:
https://alberoestella.it/pagine/pannolini-lavabili-come-sono-fatti/
http://www.nonsolociripa.it/index.php/i-tessuti


4. Ipotesi di kit

Qui di seguito ipotizzo una serie di kit di pannolini, dal più essenziale al più completo, giusto per far capire di cosa si parla.

– per iniziare da subito con un neonato (con lavaggio il terzo giorno, 24 cambi): 4 fitted in bambù, 4 cover in pul con doppia barriera, 10 muslin in cotone, 6 prefold in cotone, 4 AI2 o pocket con doppia barriera, una decina di velini di pile. Taglie small o newborn. Siamo sui 250€.
– per un bimbo sopra i 4,5kg (con lavaggio il terzo giorno, 24 cambi): 4 fitted ibridi, 2 cover in pul, 10 AI2, 10 pocket, qualche inserto aggiuntivo, velini in pile. Tutto taglia unica. Spesa sui 400€.
– kit neonato con lavaggio ogni 4 giorni (32 cambi): 5 fitted in bambù o ibridi, 5 cover in PUL, 10 pocket, 10 all in 2, 2 all in one, velini in pile. Tutto newborn o taglia S. Circa 400€
– kit Taglia Unica con lavaggio ogni 4 giorni (30 cambi): 5 fitted in bambù o ibridi, 5 cover in PUL, 10 pocket, 10 all in 2, velini in pile e inserti aggiuntivi. Tutto Taglia Unica, andate a spendere sui 500€
(I prezzi li ho calcolati molto grossolanamente, per dare un’idea all’incirca della spesa, e considerando l’acquisto di pannolini certificati).

Vai alla Seconda Parte

(si ringrazia l’Associazione Pannolini Lavabili SardegnaNonSoloCiripà e il gruppo facebook Pannolini Lavabili e Supporti Bebé (P&S) da cui sono state tratte alcune delle informazioni)

mm
Aline Nowé è nata a Cagliari nel 1973 da papà belga e mamma sarda, è laureata in Ingegneria Elettrica, con master in Project Management nelle Costruzioni, e ha lavorato come ingegnere fino al 2014, anno in cui è diventata mamma. Da allora si dedica con passione alla realizzazione di un prototipo di dispositivo interamente biodegradabile, atto alla trasformazione di materiali compostabili in biocarburante (altrimenti noto come Figlia) e a progettare servizi utili per i neo genitori. E’ cofondatrice dell’Associazione Pannolini Lavabili Sardegna.
Co-fondatrice de Il Club dei Genitori, segue le rubriche Pannolini Lavabili, Una mamma portatrice, Cine Club e L’insostenibile leggerezza di una mamma.