La stanza rosa è una bomboniera, direbbe mia nonna, e non per il colore, perché di colori ne ha tanti questo luogo, ma per l’accuratezza con cui è stata realizzata: una bella poltrona per allattare, dotata del suo poggiapiedi pensata quindi anche per le donne in attesa.

E ancora un grande fasciatoio dove cambiare comodamente il neonato, e tavolini, sedie e scaffali pieni di libri per i bimbi più grandi. Già i libri, non potevano mancare in un posto dove si studia.

E’ proprio il luogo in cui ogni mamma e futura mamma vorrebbe rilassarsi col proprio bimbo tra un impegno e l’altro, ed ora le mamme e future mamme iscritte all’Università di Cagliari hanno questa possibilità, perché, come ha detto oggi la Magnifica Rettrice Maria Del Zompo in occasione dell’inaugurazione, le donne non siano costrette a scegliere tra realizzazione personale e famiglia, e perché non si sentano in colpa perché lasciano i bimbi a casa. Li possono portare con sè, all’università. Si chiamano pari opportunità, e che gli uomini presenti in sala non si offendano. Parole sue.

In tutto le sale sono quattro, una nel polo umanistico di piazza d’Armi, una a Monserrato, una presso la facoltà di economia e un’altra in via S.Giorgio presso l’ex clinica Aresu. Ne sorgeranno altre due, una delle quali a ingegneria, e a detta della Rettrice proprio gli ingegneri sono stati i più ostici da convincere. Segno, a parer mio, che questo continua a non essere un paese per mamme.

La Del Zompo inoltre annuncia di continuare su questa strada con altri interventi, tra i quali, non appena si troveranno i fondi, l’apertura di un asilo nido universitario. Sarebbe il primo in Italia.

Non possiamo che plaudere a questa iniziativa e augurare buona fortuna alla nostra Rettrice. Se questo diventerà un paese a misura di mamma e di bimbo lo dovremo anche al suo grande impegno.

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Aline Nowé è nata a Cagliari nel 1973 da papà belga e mamma sarda, è laureata in Ingegneria Elettrica, con master in Project Management nelle Costruzioni, e ha lavorato come ingegnere fino al 2014, anno in cui è diventata mamma. Da allora si dedica con passione alla realizzazione di un prototipo di dispositivo interamente biodegradabile, atto alla trasformazione di materiali compostabili in biocarburante (altrimenti noto come Figlia) e a progettare servizi utili per i neo genitori. E’ cofondatrice dell’Associazione Pannolini Lavabili Sardegna.
Co-fondatrice de Il Club dei Genitori, segue le rubriche Pannolini Lavabili, Una mamma portatrice, Cine Club e L’insostenibile leggerezza di una mamma.