In cosa consiste la cosiddetta pratica del babywearing
Letteralmente significa indossare il proprio bimbo. Il babywearing consente di portare il proprio bimbo a contatto tramite adeguati supporti ergonomici quali fasce, marsupi, meitai ring e altro a seconda delle esigenze della diade.

Perché una mamma, che ha milioni di cose da fare, dovrebbe anche portarsi addosso il bimbo? Chi glielo fa fare? (in pratica quali sono i benefici del babywearing)
Oggi la scienza ci dimostra che il bisogno di contatto è un bisogno primario per un cucciolo d’uomo, il babywearing è una risposta a questa esigenza, esigenza che deve comunque viaggiare in due direzioni madre (o padre)-bimbo: un esigenza condivisa da entrambe le parti.

Rischi?
Nessuno

Come deve essere un supporto per definirsi ergonomico?
Deve rispettare la fisiologia del portato e del portatore: in generale la posizione dipende dall’età e va valutata caso per caso e a seconda della crescita. Molto in generale le indicazioni di massima prevedono per il neonato una posizione quasi uterina con la schiena in cifosi e ginocchia più alte del culetto. La posizione poi cambia nell’arco della crescita. Di seguito alcune immagini utili per orientarsi con le posizioni consigliate o sconsigliate dalla scuola:

Posizione fisiologica / non fisiologica (gambe aperte / gambe penzolanti)
Posizione fisiologica del bambino in fascia
posizione sconsigliata fronte mondo e posizione consigliata

Marsupio dalla nascita si o no?
Il marsupio non è consigliato dalla nascita per vari motivi: è troppo rigido e non si adatta al bambino. Non lo contiene in maniera adeguata come invece fa la fascia. La seduta inoltre deve arrivare da un incavo del ginocchio all’altro.
Naturalmente in maniera analoga anche la fascia diventa un supporto non ergonomico se non è utilizzato correttamente.
In conclusione il marsupio dalla nascita preferibilmente no, indicativamente si può invece usare un marsupio ergonomico dai circa 4/6 mesi sempre previa osservazione del bimbo.

Come si può relazionare una mamma che decide di praticare il babywearing con il resto del mondo che la prende per matta, o le dice che il bambino soffoca, o le chiede se per caso li dentro c’è un cane?
Le resistenze da parte della società effettivamente non sono poche, ma sulla maternità sono un po ovunque non solo sul babywearing, l’importante è sapere che si basano solo sulla poca informazione, ribadisco che la scienza stessa ormai ha ampiamente smentito tanti luoghi comuni, comunque per fortuna io non ho mai avuto il “piacere” di imbattermi in questo genere di situazioni, anzi al contrario anche l’ultima volta mentre mio marito portava la nostra quasi 4enne in marsupio mentre dormiva abbiamo riscontrato solo curiosità e tanti complimenti.

Come approfondire il tema ed eventualmente imparare a portare?
Sui benefici del portare online c’è tanto. Io suggerisco sempre il sito della Scuola del Portare che è la scuola che mi ha formato e alla quale devo tanto sulla mia crescita personale. Il Centro Studi Scuola del Portare® è una realtà formativa che nasce per iniziativa e dall’esperienza pluriennale della Dott.ssa Antonella Gennatiempo, dove nel corso degli anni si sono formati tanti professionisti.
Ci sono anche delle ottime letture come il libro Portare i Piccoli di E.Weber oppure e E se poi prende il vizio di Alessandra Bortolotti.
Su Facebook ci sono dei gruppi sia nazionali che regionali che ospitano la comunità di genitori che portano, questo aiuta tantissimo per conoscere mamme della zona con cui scambiarsi le esperienze. Usate internet per poi incontrarvi, fare gruppo e sostenervi.
Contattate la consulente più vicina. Si può inizialmente partecipare ad un incontro informativo che generalmente è gratuito, poi se si vuole approfondire si può fare una consulenza.

Cosa significa fare una consulenza con una consulente del portare?
Consiste nell’incontrare un professionista in continuo aggiornamento grazie alla scuola, che si mette in ascolto dei bisogni della diade, della famiglia, dei genitori, e cerca insieme al genitore una soluzione, i supporti più adatti, le legature più adatte, e successivamente mostra nella pratica la tecnica in sicurezza rispettando la fisiologia di portato e portatore.
Ma il principale compito della consulente è quello di avere il privilegio di affiancare le famiglie che desiderano avvicinarsi al babywearing incoraggiandole e sostenendole nel loro percorso.

Un consiglio per le neomamme
Informatevi da fonti accreditate e fate le vostre scelte in autonomia e piena consapevolezza.

Valentina Masia, vive e lavora a Sassari, mamma di Rebecca 3 anni, nel 2015 si avvicina al babywearing con la Scuola del Portare®, ed è subito amore. E’ presidentessa dell’Associazione Pannolini Lavabili Sardegna.

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Il progetto Il Club dei Genitori nasce dall’incontro professionale e umano di alcune madri, provenienti da ambienti diversi ed accomunate da quell’enorme salto nel vuoto che è la maternità. Quando tutto cambia: prospettive, tempi, ruoli, equilibri, ed in poco tempo è necessario trovare un nuovo assetto e ricollocare ogni pezzo della propria vita per fare spazio al nuovo arrivato.