La prima volta che lessi il libro di Deborah Papisca (e di volte ce ne sono state almeno altre due), quello che mi rimase più impresso era il miscuglio di immedesimazione, riflessione, risate “a denti stretti” e “a denti larghi” che quella lettura era in grado di suscitare in me, mentre l’autrice raccontava la sua intima scoperta dei risvolti meno idilliaci dell’esperienza maternità.

Deborah propone, attraverso il suo personale vissuto del divenire madre sfociata in depressione post partum (Dpp), una visione esilarante, che mai tende alla superficialità o litania, e che nella sapiente ironia affonda la sua forza creatrice e rigeneratrice, per divenire strumento di riflessione.

Durante le letture successive mi sono resa conto di quale immenso dono Deborah Papisca ha fatto al mondo materno, paterno e al contorno familiare generale, narrando senza alcun timore o censura il viaggio di una donna che dalla poetica immaginifica e tipicamente pubblicitaria, nel quale è immersa nell’attesa del divenire madre, passa senza appigli e cinture di sicurezza all’essere totalmente investita dalla Dpp.

Le sue parole sono leggere, immediate e al tempo stesso riflessive e lucidamente pratiche.

Con la consapevolezza di un’altra, sempre entusiasta, terza lettura del libro (proprio in occasione dell’apertura di questa rubrica) definirei “Di materno avevo solo il latte” come un indispensabile manuale pratico travestito da romanzo, come uno scampolo di racconto autobiografico vestibile a pennello da tantissime realtà femminili e familiari.

Scheda pseudo_tecnica del libro:

Edizioni: “Di materno avevo solo il latte” di Deborah Papisca

– Versione cartacea (prima edizione nel 2012- attualmente in fase di ristampa)

– Kindle Edition (Italian Edition) acquistabile su

https://www.amazon.com/materno-avevo-solo-latte-Italian-ebook/dp/B0153BA56Y

Tipologia lettura: semplice, diretto e avvincente (con altissimo rischio di piacevole immedesimazione per le neomamme)

Consigliato per: tutti i componenti familiari (e del vicinato) che gravitano intorno alla nascita di un figlio. Ottimo anche come regalo.

Qualche info sull’Autrice: Deborah Papisca è laureata in lettere e per anni ha lavorato presso l’Ufficio Stampa della Provincia di Pesaro e Urbino. Ha collaborato come redattrice con il magazine on line www.nostrofiglio.it, con Donna Moderna Bambino e con la rivista Tu Style.

Gestisce, insieme ad un’altra mamma blogger Enrica Costa, il seguitissimo blog www.oasidellemamme.it che dal 2013 è divenuta un’associazione a sostegno delle mamme nel pre e post partum che opera attivamente in rete e fisicamente sul territorio di Pesaro.

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Gisella Congia è nata a Cagliari il 02/03/1976 psicologa, educatrice perinatale, operatrice nell’ambito della fotografia psico_sociale e madre da 8 anni di Adalia, una delle sue modelle preferite. Autrice e co-autrice di diversi progetti d’arte video-fotografici sul tema della maternità (“Ritratti di pancia”, “Chiaroscuri nella Maternità”, “La mamma è il posto fisso”, “Me, The Imperfect Mother”). Ha realizzato inoltre diversi progetti fotografici a carattere sociale e documentaristico. Dal 2012 opera per conto dell’associazione L’Eptacordio nella conduzione e promozione di cicli di incontri dedicati ai vissuti legati all’acquisizione del ruolo materno.
Co-fondatrice de Il Club dei Genitori, segue le rubriche Club della lettura, Racconti Fotografici e le interviste di Nel nome del Babbo.