È arrivato Natale e abbiamo tutti provveduto alla consueta apertura dei pacchi, davanti all’albero o al presepe sapientemente assemblati dalle pazienti mani genitoriali, nonché sopravvissuti ai ripetuti assalti di cani, gatti o bimbi duenni.  

Dopo che mamma ha per settimane minacciato che i monelli non ricevono regali, dopo che papà si è travestito da Babbo Natale per impressionare i bimbi più scettici, ecco che finalmente vengono scartate le pile di colorati pacchetti e sciolti i dilemmi che per giorni hanno afflitto le famiglie: piacerà, starà giusto, lo cambierà, lo riciclerà di nascosto?

Ecco dunque cosa noi del Club dei Genitori abbiamo ricevuto e regalato…

Per la nonna. Il Salva-la-Nonna-Beghelli: perché senza la cara vecchietta ci saremmo già sbranati da un pezzo, zii contro nipoti, cognate contro cognati e via di seguito, e non è Natale senza di lei che vi obbliga a quegli affettati sorrisi di circostanza. L’ultimo grido in materia di sicurezza domestica è un apparecchio che vi avvertirà quando l’adorabile ottuagenaria si metterà in situazioni pericolose. Tipo: arrampicata su di un’instabile scaletta tenterà di smontare le tende del salotto per lavarle, o deciderà che in fondo 12 litri di acqua non sono poi un grande peso da trasportare giù per la scala a chiocciola.

Lo Stira-Allunga-Riempi-Copri-Smorza-Illumina di L’Oréal Paris: dedicato alla zia sciantosa senza età, in eterna lotta contro il tempo, un prodotto che finisci di leggere come si chiama ed è già arrivato il Natale prossimo. Rassicurante siero di bellezza, solo al possederlo ci si sente già meglio: è per il viso ma agisce contro i piedi gonfi, la stitichezza, le vampate, e la donna delle pulizie che non pulisce mai negli angoli.

Per il papà o lo zio prossimi alla pensione destinati inesorabilmente ad entrare nel tunnel del fai da te: il trapano multifunzione Girarrotola-Bucaspira Bosch: fora qualsiasi materiale dal pandispagna al diamante (ma non provatelo sull’anello di fidanzamento), ingloba i trucioli tramite il potente vortice ciclonico, è wireless bluetooth e UMTS, ma soprattutto parla: nella fattispecie vi umilia se usate una punta sbagliata. Inutile aggiungere che è disponibile un kit di innumerevoli punte, frese, dischi, che potete regalare il Natale successivo.

Per la nipotina che aveva già tutto ma proprio tutto: Barbie mestruata, con vero sangue, veri tampax da inserire in vera patata, attacchi isterici e una mano a forma e misura precise del collo di Ken. Dice inaspettatamente frasette acide (personalizzabili) al solo scopo di farvi sentire in colpa. Per preparare al suo infausto destino la bimba, ma soprattutto chi le sta intorno.

Al cugino manager in corriera è andato invece il Kit del Self Made Man: valigetta, in vera pelle di operatore di call center, contenente: il manuale del perfetto capo “Come far sgobbare il dipendente facendolo felice” (sottotitolo Lo straordinario, perché pagarlo?); la caffettiera da auto, alimentata da accendisigari, dotata di cannuccia, per non fermarsi all’autogrill; sorriso accattivante in 12 sfumature diverse, si applica con speciale colla stirante al contorno labbra, per prendere con apparente nonchalance il fallimento dei personali progetti imprenditoriali; orologio Rolex, penne Montblanc, portachiavi Mercedes, accessori vari di ottima marca, tutto rigorosamente ed impeccabilmente di contraffazione, perché fare una porca figura è d’obbligo (e poi chi è che va a controllare?); set di fotomontaggi con bonone alle Bahamas, falso per falso perché privarsene? (anche la pelle di operatore di call center è finta).

Ed io? A me è arrivato il famoso libro “Riordinare è facile ma soprattutto non si scampa”, copertina rigida, autografato e con telecamera inclusa: l’autrice controlla se hai messo a posto e in caso contrario conta fino a dieci, dopodiché ti folgora con uno speciale raggio della morte. Interessanti i capitoli Ce li hai gli armadi, si allora usali! E l’utilissimo striscione 3D da appendere in camera “Se non ci stai vendilo/regalalo/buttalo” in caratteri cubitali glitterati. Mai più senza.

Comunque l’importante è stare insieme, si sa, e quelle facce stranite dopo l’apertura dei pacchetti erano solo dovute alla stanchezza, alla cena andata di traverso, al mascara finito nell’occhio, allo spigolo del tavolino conficcato nel ginocchio, all’allergia al pelo del gatto…

Non preoccupatevi hanno gradito tutti.

Buone Feste dal Club dei Genitori!!!

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Il progetto Il Club dei Genitori nasce dall’incontro professionale e umano di alcune madri, provenienti da ambienti diversi ed accomunate da quell’enorme salto nel vuoto che è la maternità. Quando tutto cambia: prospettive, tempi, ruoli, equilibri, ed in poco tempo è necessario trovare un nuovo assetto e ricollocare ogni pezzo della propria vita per fare spazio al nuovo arrivato.