“Oggi guardandomi indietro, posso ridere, di ciò che tempo fa mi sembrava una montagna invalicabile. Quelle emozioni ferme nel tempo, guardate con gli occhi della mamma che ero, mi fanno ancora male, sono vivide sono traumatiche. Oggi posso riderci su, di me, della mamma che ero, oggi però, ieri no, e quel ieri lo rispetto con profondo dolore”.

Another Mother è un libro che parte da un’esperienza dolorosa personale di colei che l’ha creato, e come spesso avviene in questi casi, il risultato è un lavoro capace, senza paura ma con estrema delicatezza, di toccare corde profonde e viscerali, dove personale e sociale si fondono, perché non è più importante se sia un racconto autobiografico o un racconto di vite di altri…divieni una voce unica, in questo caso di chiunque, come troppo spesso avviene, vive le ambivalenze del divenire genitore nel silenzio e avvolta dagli stereotipi.

“Ho iniziato a fotografare i miei stati d’animo, la mia casa incasinata, tutto ciò che dall’esterno mi si chiedeva di non provare e non far vedere, piano piano mi sono resa conto che il mio malessere era generalizzato, molte donne come me vivevano stati di solitudine e sentivano questa profonda crepa tra il loro essere madre e il modello che veniva loro presentato. Ho quindi raccolto 40 storie di maternità sincera, una maternità fatta di buio e luce, ho fotografato ogni storia e l’ho racchiusa in un dittico, per far emergere anche questa maternità che non apparirà mai sulle riviste patinate ma esiste e rinnegarla vuol dire alimentare un problema che presto diverrà sociale”.

Avere il libro di Mariangela in mano regala la sensazione di tenere un diario personale, un oggetto carico di confidenze da trattare con cura e grazia… Complice, oltre che la potenza del racconto fotografico in bianco e nero trasudante amore e, contemporaneamente, elementi emotivamente contrastanti, la scelta dello stile editoriale: una rilegatura fatta totalmente a mano (la prima edizione ha una tiratura di 50 copie), frasi scritte in calligrafia, confessioni intime, appunti del lavoro in progress dell’autrice, copie di post-it… insomma un viaggio intimo di straordinario valore, dal quale è difficile non lasciarsi emozionare.

Another Mother di Mariangela Tripiedi
Fotografie, testi e editor: Mariangela Tripiedi
Design: Federico Cianciaruso
Stampato nel 2016

Contatti: [email protected]

Alcuni approfondimenti sull’autrice, sul progetto Another Mother e gallery:
https://plsmagazine.wordpress.com/2016/03/03/another-mother-mostra-fotografica-di-mariangela-tripiedi-dal-3-marzo-al-teatro-del-lido-di-ostia-roma/

http://www.fotografiafemminile.com/mariangela-tripiedi/

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Gisella Congia è nata a Cagliari il 02/03/1976 psicologa, educatrice perinatale, operatrice nell’ambito della fotografia psico_sociale e madre da 8 anni di Adalia, una delle sue modelle preferite. Autrice e co-autrice di diversi progetti d’arte video-fotografici sul tema della maternità (“Ritratti di pancia”, “Chiaroscuri nella Maternità”, “La mamma è il posto fisso”, “Me, The Imperfect Mother”). Ha realizzato inoltre diversi progetti fotografici a carattere sociale e documentaristico. Dal 2012 opera per conto dell’associazione L’Eptacordio nella conduzione e promozione di cicli di incontri dedicati ai vissuti legati all’acquisizione del ruolo materno.
Co-fondatrice de Il Club dei Genitori, segue le rubriche Club della lettura, Racconti Fotografici e le interviste di Nel nome del Babbo.